domenica 21 giugno 2009

La direttiva CEE 2005 36

La direttiva CEE 2005 36 adottata dall'Italia il 27 dicembre 2007, quindi diventata legge, regolamenta la libera circolazione delle Professionalità nel mercato Europeo.

La suddetta direttiva inoltre fa chiarezza sulla regolamentazione dei riconoscimenti.

Alcuni esperti, del settore, dicono che questa nuova direttiva essendo a livello CEE, adottata di recente in Italia, è la LEGGE top di regolamentazione delle Professioni, cioè sta al di sopra di tutto a cui bisogna attenersi, in pratica annulla tutte le altre.

Lo studio CNI della suddetta direttiva a pag. 92 parla anche degli INGEGNERI, ecco uno stralcio che mi sembra importante:

nella proposta emendata dal Parlamento europeo nella Relazione A5-470/2003, l’emendamento 20 introduceva un considerando (il 21 bis) dal seguente tenore: (21 bis)

“La sicurezza e l’affidabilità delle infrastrutture,degli impianti e dei prodotti sono di pubblico interesse. Una società della conoscenza deve basarsi anche su un uso intelligente delle risorse affinché sia possibile produrre di più consumando meno, deve essere certa che l’innovazione tecnologica sia creata e applicata in modo creativo, responsabile ed etico. Ciò richiede che la libera circolazione degli ingegneri sia regolata tramite il riconoscimento di professionalità in possesso di formazioni certe e trasparenti, basate su criteri sia qualitativi che quantitativi adeguati nonché dell’iscrizione all’ordine professionale oppure all’organismo analogo istituzionalmente preposto a vegliare sulla deontologia dei singoli professionisti.
Solo tali requisiti, infatti, possono dare garanzia alla collettività che le opere e i prodotti, derivanti da una corretta progettazione, rispettano la sicurezza e il benessere dei destinatari finali avendo nel contempo il minor impatto possibile sull’ambiente e il massimo rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile”.

La direttiva CEE non fa esplicito richiamo all’INGEGNERE DELL’INFORMAZIONE ma è generica, riferita all’INGEGNERE.

Incarichi Professionali nella Pubblica Amministrazione

L'applicazione delle legge sugli appalti 163/2006 sarà sempre più applicata nella Pubblica Amministrazione e invece di affidare incarichi a singoli professionisti (vedi legge 165/01) sarà preferibile sviluppare bandi di gara e aggiudicazioni a chi ince la gara. Quindi verranno favorite le Società invece che i singoli Professionisti o Studi Associati.

Preparatevi, ma la tendenza sarà sempre più questa, la legge sugli appalti 163/06 sarà sempre più applicata a differenza della legge 165/01 sugli incarichi professionali. I suggerimenti arrivano dalla comunità economica europea.

Cioè la legge 163/06, sviluppata su direttive CEE, è democratica, trasparente, permette la concorrenza ed esclude i mafiosi e gli indagati, cioè chiunque non mafioso o non indagato può partecipare alle gare. Inoltre un libero professionista con P.iva, basta che si iscrive alla Camera di Commercio e diventa DITTA INDIVIDUALE quindi può partecipare alle gare. Mentre la 165/01 art. 7, sarà sempre meno utilizzata, o al massimo sarà utilizzata di Enti di Ricerca (Es. CNR), Università etc.. per conferire incarichi cococo a 1000 euro/mese.

Purtroppo la CEE ha trascurato il fatto che in Italia le leggi si interpretano e si applicano sempre per un proprio beneficio o beneficio di pochi.
Quindi la Regione Veneto ha applicato regolarmente come prevede la legge 163 e siccome la legge 163 non dice o è poco chiara sui requisiti che devono avere i partecipanti, hanno definito a loro discrezione che il fatturato di 1.800.000 è giusto per questo tipo di attività.

A questo punto non c’è niente da fare. L’alternativa è creare una Società e concorrere così come prevede la legge.

Per chi ha una ditta individuale può partecipare utilizzando l’AVVALIMENTO oppure associandosi in un CONSORZIO di Ditte Individuali e/o Srl.

Chi ha voglia di guadagnare più di 1.500 euro/mese come dipendente, deve creare una società, vincere le gare, sfruttare e malpagare i dipendenti, etc…

Purtroppo la realtà è questa.

Saluti
Ciro Fanigliulo